Cover Crops: approccio sostenibile per la gestione del suolo
NOTIZIA · 30 ottobre 2025
Le cover crops rappresentano una delle strategie più efficaci per promuovere la sostenibilità in agricoltura e proteggere il suolo. Scopri di più.
Le cover crops, seminati tra le principali colture agricole, migliorano la fertilità, riducono l’erosione e contribuiscono a controllare le infestanti, senza necessità di input chimici eccessivi.
Nel contesto italiano, dove la gestione del suolo è fondamentale per la qualità delle coltivazioni, le cover crops diventano uno strumento prezioso per agricoltori e professionisti del settore.
Cosa sono le cover crops
Le cover crops sono colture non destinate alla raccolta, ma piantate per proteggere e migliorare la salute del suolo. Possono essere cereali, leguminose o brassicacee, e vengono spesso impiegate tra una coltura principale e l’altra.
Cover crops e sovescio: che differenza c’è?
Molti confondono le cover crops con il sovescio, ma esiste una differenza chiave:
Le cover crops vengono piantate per protezione e miglioramento del suolo, senza essere necessariamente interrate.
Il sovescio è una cover crop interrata nel terreno per arricchirlo di sostanza organica e nutrienti, agendo come fertilizzante naturale.
Esempio pratico: un campo di leguminose seminato come cover crop può essere lasciato come copertura durante l’inverno; se invece queste piante vengono arate nel terreno prima della semina della coltura principale, stiamo parlando di sovescio. Per questa operazione, le fresatrici garantiscono un’interramento uniforme e efficace della biomassa.
Benefici delle cover crops
Le cover crops offrono numerosi vantaggi per la gestione sostenibile del suolo.
1. Miglioramento della fertilità del suolo
Le radici delle cover crops aiutano a fissare nutrienti come l’azoto, arricchendo il terreno e migliorandone la struttura. Questo riduce la necessità di fertilizzanti chimici e supporta la crescita delle colture principali. L’uso combinato di erpici rotanti può migliorare ulteriormente la preparazione del terreno, garantendo condizioni ottimali per la semina.
2. Riduzione dell’erosione
Le radici trattengono il suolo e riducono il rischio di erosione causata da pioggia e vento. Una copertura vegetale costante protegge il terreno durante tutto l’anno. L’utilizzo di rulli pacciamatori Zanon consente di creare uno strato protettivo naturale che limita l’erosione e mantiene l’umidità.
3. Controllo delle infestanti
Le cover crops competono con le erbe infestanti per luce, acqua e nutrienti, riducendo la loro diffusione senza l’uso di erbicidi. I castelli porta-attrezzi rappresentano una soluzione estremamente versatile per la gestione dell’inerbimento tra i filari e dei residui vegetali.
A differenza delle trinciatrici, che svolgono un’unica funzione di taglio, i castelli porta attrezzi permettono di montare differenti utensili (come lame interceppo, zappe rotative, dischi o spazzole) adattandosi a diverse condizioni del terreno e stadi di sviluppo delle infestanti.
Questa flessibilità consente di operare in modo mirato, preservando le cover crops utili e favorendo una gestione meccanica del suolo più sostenibile. Inoltre, l’uso dei castelli porta attrezzi riduce il numero di passaggi in campo e il consumo di carburante, mantenendo il terreno pulito e ben aerato con un impatto ambientale minimo.
4. Impatto sulla biodiversità e sostenibilità
Le cover crops incrementano la vita microbica del suolo e favoriscono la biodiversità, creando un ecosistema più equilibrato. Alcuni benefici si amplificano se le colture vengono interrate come sovescio, arricchendo il terreno di sostanza organica e nutrienti.
Quando seminare le Cover Crops: i periodi ideali
La semina delle cover crops dipende dalla coltura principale e dal clima, ma in generale si possono distinguere due momenti principali:
Cover crops autunnali-invernali: seminate dopo la raccolta estiva (ad esempio mais o grano duro) e mantenute fino alla primavera. Sono ideali per proteggere il terreno dalle piogge e dal gelo, prevenendo l’erosione e arricchendo il suolo.
Esempi: segale, veccia, trifoglio, avena.
Cover crops estive: seminate dopo colture invernali o primaverili (come orzo o frumento), restano attive nei mesi più caldi e vengono terminate prima dell’autunno.
Esempi: miglio, facelia, senape bianca, sorgo.
Come terminare le cover crops
La fase di terminazione delle cover crops è fondamentale per integrare al meglio questa pratica nel ciclo colturale. Il modo in cui vengono gestite le colture di copertura influisce direttamente sulla disponibilità dei nutrienti, sulla struttura del terreno e sulla preparazione alla semina successiva.
Le principali tecniche di terminazione sono tre:
- Rullo pacciamante: utilizzato per schiacciare e allettare la vegetazione senza interrarla. Questa tecnica crea uno strato di residui che funge da pacciamatura naturale, riducendo la crescita di infestanti e mantenendo l’umidità del terreno. I rulli pacciamatori Zanon sono ideali per questa operazione, grazie alla loro capacità di lavorare in modo uniforme anche su superfici estese.
- Trinciatura: indicata per cover crops con biomassa abbondante o miscele di specie diverse. Le trinciatrici Zanon sminuzzano finemente la vegetazione, favorendone la decomposizione e preparando il campo all’interramento successivo.

- Interramento (sovescio): consiste nell’arare o fresare la biomassa nel terreno per arricchirlo di sostanza organica e nutrienti. In questa fase si utilizzano macchinari come fresatrici o erpici rotanti, che garantiscono un interramento omogeneo e profondo.
La scelta della tecnica più adatta dipende dall’obiettivo agronomico: mantenere una copertura pacciamante, migliorare la fertilità o favorire la decomposizione della biomassa. In ogni caso, una gestione corretta della fase di terminazione consente di massimizzare i benefici delle cover crops e di preparare al meglio il terreno per la coltura successiva.
Come scegliere le Cover Crops
La scelta delle cover crops dipende da diversi fattori:
- Tipo di suolo: argilloso, sabbioso o limoso.
- Clima e stagionalità: alcune specie resistono meglio al freddo o alla siccità.
- Coltura principale: alcune cover crops sono più adatte per preparare il terreno a specifiche coltivazioni.
Le categorie più comuni sono:
- Poacee (graminacee): ottima copertura del suolo e controllo delle infestanti.
- Fabacee (leguminose): azotofissazione e sostanza organica di rapida decomposizione.
- Brassicacee (crucifere): controllo di nematodi e funghi del suolo.
Esempi comuni in Italia includono trifoglio, veccia, segale e senape bianca.
Tecniche di semina delle cover crops
Le cover crops possono essere seminate con diverse tecniche, ciascuna con vantaggi specifici:
- Spandiconcime: utile per cover crop monospecifiche, con seminatrici aggiuntive alimentate elettricamente.
- Seminatrici convenzionali: offrono un risparmio di seme e un migliore attecchimento.
L’integrazione con macchinari Zanon come erpici rotanti e fresatrici ottimizza la preparazione del terreno e favorisce un attecchimento uniforme.
Considerazioni finali
Le cover crops rappresentano una soluzione efficace per una gestione sostenibile del suolo, migliorando fertilità, struttura e biodiversità. Integrarle nella propria azienda agricola previene l’erosione e aumenta la resilienza del terreno.
Con il supporto dei macchinari Zanon, è possibile adottare queste pratiche in modo semplice ed efficiente, contribuendo a un’agricoltura più sostenibile e produttiva.
Scopri il rivenditore Zanon più vicino a te e trova le attrezzature più adatte per la gestione delle tue cover crops.